Il passato prossimo
Il passato prossimo indica eventi, esperienze e fatti conclusi nel passato i cui effetti perdurano nel presente. FORMAZIONE DEL PASSATO PROSSIMO Il passato prossimo è formato da due elementi: l’ausiliare: il verbo essere o avere (al presente indicativo) + participio passato del verbo. Formazione del participio passato Il participio passato si forma togliendo al verbo la desinenza dell’infinito (are; ere; ire) e aggiungendo la desinenza del participio passato: ARE ⇒ ATO (cambiare ⇒cambiato) ERE ⇒ UTO (vendere ⇒venduto) IRE ⇒ITO (partire ⇒partito) Ora osserva la tabella: PASSATO PROSSIMO DEI VERBI: CAMBIARE – VENDERE – PARTIRE
PASSATO PROSSIMO DEI VERBI ESSERE E AVERE
Come potete vedere dalle tabelle, con l’ausiliare avere il participio passato non cambia. L’ausiliare avere si usa con i verbi transitivi, ovvero con quei verbi che rispondono alla domanda: chi? che cosa? Qualche esempio: Ho mangiato (cosa?) una mela. Abbiamo incontrato (chi?) Lucia. L’ausiliare essere si usa con i verbi intransitivi, ovvero con i verbi che non rispondono alla domanda: chi? che cosa? Per esempio: sono uscito presto stamattina. L’ausiliare essere si usa con: ⇒i verbi di movimento: partire; uscire; tornare etc. ⇒i verbi riflessivi: alzarsi; svegliarsi; lavarsi etc. (mi sono alzato; ti sei svegliato) ⇒i verbi di stato: stare; rimanere; restare etc. ⇒i verbi che indicano un cambiamento: diventare; nascere; morire etc. Con l’ausiliare essere il participio passato concorda con il genere (maschile-femminile) e il numero (singolare-plurale) del soggetto: Marta è andata al mare; Luca è andato al mare; Marta e Natalia sono andate al mare; Luca e Alex sono andati al mare. |
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